Uno dei grandi misteri, per chi guida un’auto e deve fare fronte alle spese quotidiane di manutenzione, è questo: perché il prezzo della benzina non scende (quasi) mai? Sappiamo che il prezzo della materia prima – il petrolio greggio – è in calo, eppure i benefici al distributore tardano a venire. Come mai? Cerchiamo di scoprirlo.
Il prezzo al barile
Il famoso “prezzo al barile” del petrolio è letteralmente crollato, tra il 2014 e il 2015. Siamo infatti passati dai 110 dollari al barile di maggio 2014 ai circa 50 dollari al barile di marzo 2015. Da marzo abbiamo assistito a un successivo rialzo e un nuovo ribasso che ci ha portato ai valori di adesso (agosto 2015), sui 48 dollari al barile – ai livelli del 2009.
(EDIT: il 18 gennaio 2016 il prezzo al barile è sceso a 28 dollari, record degli ultimi 13 anni)
Secondo gli analisti internazionali i motivi di questo calo sono molteplici: da un grande aumento della produzione, alla crisi dell’economia cinese, fino all’accordo sul nucleare Usa-Iran.
Quali sono i fattori che fanno lievitare il prezzo della benzina?
Ma perché il prezzo della benzina non scende, se quello della materia prima è così basso?
Innanzitutto, come per ogni merce, occorre considerare la distanza tra la materia prima e il prodotto finale. Dobbiamo cioè tenere conto dei costi di produzione e trasporto che applicano i produttori.
Inoltre il costo alto ha a che fare con le modalità di acquisto adottate sul greggio. Come spiega Il Post,
“i produttori di benzina spesso comprano il petrolio con contratti “futures”: contratti in cui si prevede la consegna subito ma il pagamento in un momento successivo a un prezzo concordato nel presente. In questo modo i produttori si assicurano la merce per un prezzo fisso, almeno per un po’, e non devono preoccuparsi delle piccole oscillazioni quotidiane.”
Le tasse: l’IVA e le famose accise
La parte del leone sul prezzo finale la fanno le tasse: l’IVA al 22%, e le varie accise che si sono accumulate nel corso degli anni. Le accise sono imposte speciali che servono a finanziare interventi straordinari (operazioni militari, emergenze ambientali o terremoti), e spesso continuano a gravare sui contribuenti per anni.
Questa tabella, diffusa dal Ministero dell’Economia a inizio agosto, mostra bene l’incidenza di IVA e accise sul prezzo finale della benzina.
Quanto costa la benzina negli altri paesi europei?
Ecco quindi perché il prezzo della benzina non scende. O meglio: negli ultimi mesi è sceso – di pochissimo – ma in modo molto inferiore rispetto a quello della materia prima.
Negli altri paesi europei come se la passano? Meglio di noi.
A oggi – martedì 18 agosto – in Italia il prezzo medio della benzina è 1,647 €/l, mentre quello del diesel è di 1,469 €/l.
In Spagna siamo rispettivamente a 1,259 €/l e € 1,089 €/l; in Germania a 1,439 €/l e 1,169 €/l ; in Francia a 1,374 €/l e 1,134 €/l .
(i dati, aggiornati quotidianamente, sono consultabili su fuel-prices-europe.info – le immagini si ingrandiscono con un clic)

