Finalmente una buona notizia: chi usa un normale navigatore o app che segnala gli autovelox non rischia nessuna multa salata, contrariamente a quanto si diceva sul web nel giorni scorsi.
Nei giorni scorsi si è diffusa una notizia che ha messo in allarme molti automobilisti: usando le app e i navigatori che segnalano autovelox e tutor si va incontro a una multa salata – fino a 3.000€!
Per fortuna la notizia è incompleta. Chiariamolo una volta per tutte: chi usa un normale navigatore satellitare, un’app sullo smartphone o un sistema di guida assistita come Hermes Plus non rischia nessuna multa.
Questi sistemi infatti si limitano a segnalare la presenza delle postazioni di autovelox e tutor (in funzione o meno), là dove vengono segnalati dagli enti preposti (Polizia, Autostrade ecc.), ed eventualmente riportano la velocità di marcia dell’auto mettendo in guarda dal superamento dei limiti.
La presenza degli autovelox e dei tutor non è un mistero: la loro posizione è dichiarata pubblicamente dalla Polizia di Stato e da Autostrade per l’Italia. Non avrebbe senso vietare la segnalazione di autovelox, quando la loro collocazione in molti casi è già resa nota dai cartelli stradali
Inoltre gli autovelox nascosti non sono più consentiti (o almeno, non dovrebbero più esserlo): la funzione di questo strumento sarebbe quella di prevenire e limitare la velocità sulle strade, non quella di “fare cassa”.
Il Codice della strada, in un articolo ribadito di recente dalla Cassazione, vieta invece i sistemi “attivi”: sono strumenti basati principalmente su radar, che riescono a segnalare la presenza degli autovelox effettivamente in funzione.
In questi casi la sanzione prevista va da 808 a 3,238€, oltre alla confisca dello strumento usato per “intercettare” l’autovelox.
È bene ricordare di nuovo che i sistemi usati dalla maggior parte degli automobilisti – navigatori, app per smartphone, Hermes – sono perfettamente legali.
Informazioni utili:
Autovelox e Tutor: dove sono? (Polizia dello Stato)
Controllo della velocità – Tutor (Autostrade per l’Italia)
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